
30 Settembre 2025
di Virgilio Pronzati – Foto di Maria Grazia Maineri

Fare il viticoltore non è certo un mestiere facile. Dopo un anno di cure ai vigneti, avere scrutato a lungo il cielo per coglierne i segnali per prevenire eventuali danni ai turgidi grappoli, c’è infine la vendemmia. Un momento festoso e suggestivo, che rappresenta per il viticoltore il bilancio di un anno di lavoro. Per quest’ultima vendemmia fatta dall’8 all’11 settembre del 2025 nell’azienda agricola Villa Cambiaso di Morego in Valpolcevera, ero ospite (il martedi 9 mattina) del marchese Giacomo Cattaneo Adorno,

assieme agli amici Marco Benvenuto giornalista, la blogger Maria Grazia Maineri, il ristoratore Giorgio Benvenuto, l’enotecaria e Vice presidente delle Donne della Birra Elvira Enni Angela Ackermann, l’enologa Elisabetta Currado e la sommelier e free lance Claudia Paracchini.

Tutti ovviamente come ospiti ed osservatori, in quanto le operazioni vendemmiali devono essere fatte da personale dell’azienda o da salariati di cooperative. Da quanto abbiano visto nei vari vigneti, il bilancio complessivo, sia per qualità che quantità di uve, è, stato più che soddisfacente.

Dalle vigne di sette anni delle cultivar Bianchetta Genovese, Vermentino, Albarola, Bosco e Pigato, sono state raccolte uve di buona qualità, sane e colte al momento ottimale.

A controllare tutte le cassette d’uva, l’occhio vigile di Elisabetta Currado, enologa di vaglia e figlia dell’indimenticato enologo Alfredo Currado, produttore di vini d’Autore in Castiglione Falletto.

Terminata una fase della vendemmia, intermezzo goloso con focaccia genovese con l’olio, con salvia e alle olive, salame di Sant’Olcese di Cabella, due formaggi (una tomina e un caprino stagionato) del Caseificio Artigianale San Giorgio di Serra Riccò e dei croccanti biscotti, accompagnati dagli ottimi Valpolcevera Doc Bianchetta Genovese 2024 dai sentori agresti, sapido ed invitante; Vermentino E Galeè 2024 dall’intenso profumo fruttato, pieno e di buona persistenza e armonia;

Coronata o Cônâ 2023 e 2024, entrambi compositi e di grande personalità , in particolare il 2023; Colline del Genovesato IGT Pigato 2024, varietale ma contraddistinto dal terroir e, ideale, con i mandilli de saea col pesto di mortaio. Due di questi vini, il Bianchetta Genovese (dall’omonimo e unico vitigno con nome e cognome) e ancor di più il Coronata, vantano un invidiabile bagaglio storico, risalente ad oltre duemila anni fa.

A testimoniarlo, la famosa Tavola bronzea di Polcevera.. Una lamina bronzea delle misure di 38 x 48 cm, incisa nel 117 a.C., contenente la sentenza emessa dai fratelli e giudici romani Minucio Rufo per risolvere i contrasti tra i Genuates e i Viturii Langenses dovuti al sconfinamento di quest’ultimi. Non solo.

I tributi dovuti ai Romani potevano anche essere pagati in vino. L’azienda agricola Villa Cambiaso che comprende circa sette ettari vitati di cui 3,8 a Morego e 3 a Serra Riccò, è di proprietà del marchese Giacomo Cattaneo Adorno, discendente di una delle più antiche famiglie nobili genovesi.

Villa Cambiaso – Via Privata Galla 4, 16010 Serra Riccò (GE) – Telefono: 010 731 9647 – info@villacambiasowine.it – www.villacambiasowine.it





