
29 Ottobre 2025
Il ritorno di due grandi interpretazioni della Valpolicella Classica, frutto di ricerca, tradizione e visione internazionale
Due colline, due vigneti simbolo, due vini che incarnano l’anima della Valpolicella Classica. Allegrini presenta le nuove annate di Fieramonte Amarone della Valpolicella Classico Riserva DOCG 2018 e La Poja Veronese IGT 2019, celebrando il vino come opera d’arte in continua trasformazione, specchio del tempo e della sensibilità umana.
Come una scultura che prende forma attraverso la materia, il vino nasce da una costante ricerca del dettaglio, in cui il gesto artigianale si fonde con la visione. Il paesaggio diventa spazio creativo: la vigna, il suo disegno sulle colline, il ritmo delle stagioni. Ogni vendemmia è un dialogo tra memoria e innovazione, tra la solidità del passato e lo slancio verso il futuro. Il vino, come l’arte, vive e si trasforma nel tempo: un’opera che invita alla contemplazione, alla condivisione, all’esperienza sensoriale e culturale.
Fieramonte 2018 – Forza e grazia
Nato nel 1965 come primo cru di Allegrini, Fieramonte domina oggi dall’alto dei 415 metri di Mazzurega, dove le viti affondano in terreni argilloso-calcarei e respirano le correnti fresche della valle. Un paesaggio maestoso che si riflette in un vino di pari intensità e complessità. L’annata 2018 regala un Amarone profondo e strutturato, frutto di escursioni termiche fino a 15°C tra giorno e notte che hanno favorito maturità e freschezza aromatica. In degustazione esprime note di amarena, cioccolato fondente, erbe selvatiche e carne affumicata (Colin Hay), insieme a tensione minerale e accenti di shiitake, canfora e ciliegia sotto spirito (JamesSuckling.com). Falstaff lo definisce “rubino intenso, speziato, stratificato, potente e armonico”. Per Eric Guido di Vinous è “pura eleganza e potenza, un Amarone glorioso”.
Fieramonte 2018 unisce forza e grazia ed è destinato a un’evoluzione lunghissima e affascinante.
La Poja 2019 – Eleganza e luce
Dall’altopiano ventilato di Sant’Ambrogio di Valpolicella, circondato da cipressi e affacciato sul Garda, nasce La Poja, il primo monovarietale di Corvina della denominazione, creato nel 1983. Un laboratorio naturale di equilibrio e longevità, dove la luce plasma il carattere del vino. La vendemmia 2019 restituisce un vino teso e raffinato, dal profilo aromatico vivido e dalla speziatura sottile. Al palato emergono rosa speziata, frutti di bosco, cioccolato e pepe nero, sostenuti da tannini vellutati e acidità vibrante (JamesSuckling.com).
Falstaff lo descrive come “elegante, brillante, dal palato raffinato, con un finale lungo e maestoso”. Un vino che invita all’attesa: la sua piena espressione si svelerà a partire dal 2026.
Giorgia D’Onofrio





