
16 Agosto 2025
Situato in un luogo unico, Huelva, nel cuore della Sierra de Aracena, Barceló Aracena propone un soggiorno che unisce gastronomia e natura, per godersi la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Nel cuore del Parco Naturale Sierra de Aracena e Picos de Aroche si trova Barceló Aracena, un hotel all’avanguardia che offre anche la posizione perfetta per chi desidera godersi una fuga gastronomica, immergendosi in un ambiente naturale. Un quattro stelle con 69 camere e 14 ville indipendenti che si presenta come una delle migliori opzioni per staccare la spina tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, stagione che rappresenta il momento migliore per visitare questa terra per chiunque cerchi un ambiente naturale e voglia gustare una gastronomia locale di alta qualità.
Quattro imperdibili cose da vedere ad Aracena
La Ruta del Jabugo: terra del tesoro gastronomico del Paese. Quando si parla di gastronomia nella Sierra de Aracena, il primo prodotto che spicca è, senza dubbio, il prosciutto DOP Jabugo, un prodotto riconosciuto dall’Unione Europea, che protegge e certifica l’origine e la qualità dei prosciutti e delle spalle provenienti da suini di razza iberica, allevati allo stato brado nella dehesa e alimentati esclusivamente con ghiande ed erbe naturali, stagionati in cantine nei villaggi della zona. Considerato uno dei migliori prodotti gastronomici a livello mondiale, il prosciutto DOP Jabugo è collegato a un ecosistema naturale unico al mondo, quello della dehesa del Parco Naturale Sierra de Aracena, dichiarato Riserva della Biosfera dall’UNESCO.
Formaggio artigianale, ritorno alla tradizione. Il successo dei formaggi di Aracena porta un nome preciso: la Quesería Artesanal Monte Robledo de Aracena, antesignana della rinascita del formaggio di capra in questo Parco Naturale. Da anni si cerca di recuperare e mantenere i processi di produzione che gli antichi caprai della Sierra attuavano, utilizzando latte crudo con una stagionatura naturale. La scelta di questo lavoro artigianale ha permesso al formaggio di Aracena di diventare un altro dei gioielli gastronomici della zona.
Gruta de las Maravillas. Se chiediamo quale sia il luogo più emblematico di Aracena, senza dubbio la risposta univoca sarà la Gruta de las Maravillas. Un portento della natura che sorprende i visitatori che, dal 1914, si addentrano nelle gallerie e sale per ammirare la bellezza prodotta dal passare del tempo, dall’acqua e dalla pietra. Questa grotta di straordinaria bellezza si trova in pieno centro urbano e presenta formazioni di stalattiti e stalagmiti, colonne, gours, colate, formazioni eccentriche e cortine. Un percorso di 1.200 metri nel mondo sotterraneo che attraversa i tre livelli che la compongono, permettendo di visitare spazi speciali come Il Gran Salone, La Cattedrale o il Lago di Smeraldo.
Peña Arias Montano. Infine, un paesaggio che unisce natura, storia e leggenda. Tra monti di lecci e castagni tcirgen Reina de los Ángeles. Un luogo dove le energie confluiscono e che è diventato punto di pellegrinaggio per chi cerca ispirazione, consapevolezza dell’essere e del momento, e dove la creatività fluisce. Visitato in altre epoche da figure importanti, fu qui che, nel XVI secolo, San Víctor rimase pregando, meditando e cercando la pace che non trovava altrove. Qui, colui che dà il nome al posto, Benito Arias Montano – l’enigmatico bibliotecario di re Filippo II – aveva un piccolo rifugio in cui custodiva documenti esoterici e altri oggetti personali, utilizzando lo spazio come luogo di ritiro.
Tiziano Pandolfi






