Merano WineFestival chiama il mondo enogastronomico al confronto sulle sfide del futuro.
Dal 7 all’11 novembre, Merano WineFestival torna nel Kurhaus con la sua 34^ edizione e una missione chiara: stimolare un confronto aperto tra visioni, filosofie e identità territoriali, riassunto nel sottotitolo “Vision: Wine & Food Creators”. Confermato il venerdì dedicato a TasteTerroir – bio&dynamica e alle premiazioni dei WineHunter Award Platinum e delle WineHunter Stars, e il martedì del metodo classico Catwalk Champagne&more. Nelle giornate centrali di The Festival e GourmetArena, presenti i produttori selezionati dalla guida The WineHunter, in uscita il prossimo 18 agosto.
In una fase di profondi cambiamenti che scuotono il mondo enogastronomico, tra calo dei consumi di vino, nuovi stili di vita, sfide ambientali e la necessità di competere sui mercati globali, la 34ª edizione di Merano WineFestival, in scena dal 7 all’11 novembre, si conferma crocevia di visioni e lancia l’appello a produttori, esperti e stakeholder ad affrontare insieme le criticità ed elaborare soluzioni per riscrivere il presente e il futuro del comparto. In una veste sempre più internazionale, Merano WineFestival non è solo palcoscenico che celebra le eccellenze enogastronomiche, ma anche cantiere di idee e dibattito per il rilancio del settore che dà voce ai “Wine & Food Creators”, chiamati ad avere un ruolo attivo di fronte a queste sfide.
IL VINO PERDE APPEAL? MERANO WINEFESTIVAL CHIAMA TUTTI I PROTAGONISTI AL CONFRONTO
A fronte del trend che vede il calo a livello mondiale dei consumi di vino, con il nuovo minimo storico di 21,4 miliardi di litri segnato nell’anno 2024 (secondo i dati dell’OIV) e della parallela crescita del segmento no-alcol e low-alcol, Merano WineFestival invita tutti gli attori del comparto enologico a guardare al futuro. «Fin dal 1992 il nostro obiettivo non è mai stato quello di rincorrere le mode, ma di anticipare le trasformazioni che interessano il mondo del vino e del gusto» afferma Helmuth Köcher, fondatore di Merano WineFestival, ricordandone la storia: «Nel 1997 abbiamo ampliato la nostra visione includendo una selezione delle eccellenze gastronomiche italiane, istituendo tre commissioni: una dedicata alle prelibatezze gastronomiche, una focalizzata su distillati e la terza mirata alle birre artigianali. Proprio da questa evoluzione sono nate le aree Culinaria, Beer Passion e Aquavitae, un passo fondamentale per valorizzare il dialogo tra vino e gastronomia. Nel 2005 con “bio&dynamica” abbiamo portato al centro dell’attenzione la viticoltura biologica e biodinamica, anticipando una sensibilità oggi sempre più diffusa. Dodici anni dopo, nel 2017, abbiamo puntato i riflettori sui vini no e low alcol, aprendo un confronto su un cambiamento culturale nei consumi, ad oggi estremamente attuale. Nel 2018 è stata la volta del cambiamento climatico, tema affrontato con un approccio sempre più etico e orientato alla sostenibilità». Prosegue Köcher: «Oggi più che mai, il mondo enogastronomico deve mettersi in discussione: se vuole evolversi, deve cambiare passo e affrontare con consapevolezza le sfide contemporanee, dai nuovi stili di consumo all’internazionalizzazione. Con lo sguardo rivolto al futuro, Merano WineFestival si conferma luogo di confronto e ispirazione per scrivere insieme la nuova era del vino e del cibo»
Stefania Mafalda